Il Seggio o Foro

Dall’interno dello Xenodochio scendeva una grande scala che, attraverso un arco, immetteva nel propileo, il portico comunemente chiamato dal popolo “u sieggiu”, il seggio, il sedile. Tale antica denominazione individua, appunto, l’aula rettangolare aperta sulla piazza del foro dove gli eletti dell’Universitas di Laurino e delle altre Universitas del suo “Stato” esercitavano le loro funzioni di governo e giurisdizionali fino al 1806. Restaurato nel 2002 prospetta verso ovest sulla piazza con un grandioso arcone a tutto sesto e bel soffitto a travatura.

100_3248A seguito dei lavori di recupero sono stati riportati alla luce ampie superfici  affrescate sulla parete lunga dove, al centro, è stato lasciato a vista, anche se murato, l’arco interno che immetteva alla scala per lo Xenodochio.

Al di sotto del riquadro dell’Annunciazione si legge “Hospitium Miseris Peregrinis Pauperibus A.D. MDLXXVIII” . Se il valore artistico degli affreschi è modesto, di grande interesse è, invece, quello storico. Sulle pareti, infatti, è possibile ricostruire, iconograficamente riprodotte, le articolazioni funzioni religiose, caritative, e “sociali” che questa straordinaria istituzione della Confraternita dell’Annunciazione svolse per circa tre secoli sotto il patronato “democratico” dell’Universitas. Proprio per questo “u sieggiu” resta, ancora oggi, il simbolo di Laurino a testimonianza di un non banale passato di autogoverno “comunale”, in contrapposizione all’incombente Palazzo ducale, simbolo del potere feudale.

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